Un parametro fondamentale per realizzare un prodotto di qualità, nello stampaggio a iniezione, è la contropressione. Continua a leggere e scopri per quale motivo.
Cos’è la contropressione?
Essa rappresenta il valore di pressione idraulica all’interno del cilindro di iniezione che comprime il materiale termoplastico fuso. Il suo scopo è quello di migliorare la qualità del prodotto finale, riducendo le eventuali bolle d’aria o gas.
La contropressione è esercitata sulla vite rotante dove il materiale, sotto forma di granulo o polvere, viene indirizzato verso la punta. Si rallenta la sua corsa e quindi impiegherà più tempo per raggiungere la camera d’iniezione andando ad omogeneizzarsi in modo ottimale.
Quali problemi possono sorgere?
L’aria può provocare problemi seri sulla qualità finale del prodotto, ecco alcuni casi:
- l’aria inglobata nel polimero non potendo essere eliminata, viene trascinata fino alla zona di compressione della vite. Qui si surriscalda e può bruciare, creando dei difetti estetici al pezzo finale.
- la stessa cosa si può verificare sempre con le bollicine d’aria, questa volta non bruciate, che portano il prodotto finale ad una qualità non accettabile.
Il valore di questa variabile deve essere impostato con molta cautela, perché se è troppo elevato si verifica un aumento dell’effetto di taglio della vite sul materiale. Questo porta ad un innalzamento della temperatura che causa una degradazione e la possibilità di una fusione anticipata, e quindi difficoltà di espulsione dell’aria.
I valori di contropressione dipendono dalla tipologia del materiale e dalla sua viscosità allo stato fuso. Maggiore è la viscosità e più elevato sarà il valore di contropressione.
EFFEBI S.r.l. opera da molti anni nel settore delle tecnologie di stampaggio. La lunga esperienza dell’azienda permette di seguire il cliente in ogni sua esigenza, partendo dalla progettazione del pezzo, alla costruzione dello stampo ed allo stampaggio del pezzo garantendo il prodotto finito.